Benevolenza

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La benevolenza presenta quando un'azienda compra un altro commercio ad un prezzo maggior del valore dei relativi beni. L'eccesso dell'importo pagato sopra il NAV del commercio acquistato, è indicato nel bilancio dell'azienda d'acquisto.

Poichè la benevolenza non ha alcun rapporto ai flussi di denaro futuri, ma soltanto il passato, è ignorata spesso dagli investitori. L'uso del profitto misura quale EBITDA e EBITA è diffuso. Le misure di resistenza finanziaria quale sistema d'ingranaggi dovrebbero anche escludere la benevolenza.

Il valore utilizzato nella benevolenza calcolatrice su aquisizione (sotto IFRS) non è l'importo indicato nei clienti acquistati di affari prima che sia comprato ma nel valore giusto. Ciò è inoltre (necessariamente) il valore a cui i beni essi stessi sono indicati nei clienti degli acquirenti.

Nell'ambito dei campioni di contabilità BRITANNICI, la benevolenza delle aziende ammortizzi se è positivo, persino aggiungente la al conto profitti e perdite (P & L) in parecchi anni se è negativa - il uno o il altro senso, l'effetto è estesa per uniformemente parecchi anni.

IFRS 3 richiede alle aziende di aggiungere la benevolenza negativa ai profitti in intero ed immediatamente. La benevolenza positiva (che è usuale) è indicata come bene ma non è ammortizzata ogni anno. Le aziende che hanno benevolenza sui loro bilanci sono tenute ad esaminare annualmente il valore della benevolenza e, se il relativo valore sia stato alterato, prendono la quantità del danno come costo nella P & nel L. Se il valore della benevolenza non è relativo alterato può essere indicato indefinitamente nel bilancio.





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